Padova. “Con il diabete si può diventare una sportiva da Nazionale o un ingegnere. Si può essere una modella e, perché no, dare il volto o fare da testimonial a una Barbie. E’ un bellissimo messaggio di inclusione quello che viene dalla Mattel, che sta lanciando in questi giorni una Barbie con cerotto e sensore per il monitoraggio della glicemia, come milioni di malati di diabete di tipo 1, tantissimi dei quali bambini. Ed è un messaggio che parla un po’ veneto: perché la testimonial per l’Italia di questa bambola, la più famosa al mondo, è Alice Degradi, pallavolista della Nazionale ma anche portabandiera da anni della Fondazione per la Terapia Cellulare del Diabete di Padova. Alice è diabetica dall’infanzia ma questo non le ha impedito di realizzare il proprio sogno, di laurearsi in ingegneria, di entrare nell’Italvolley. Con il suo cerotto e il suo sensore al braccio, come questa Barbie”.
Il presidente del Veneto Luca Zaia plaude all’iniziativa di Mattel e Breakthrough T1D di lanciare sul mercato la prima Barbie con diabete di tipo 1, ispirata alle bambine e ragazze che combattono contro questa patologia. La Barbie porta infatti il cerotto per il monitoraggio del glucosio e in vita un microinfusore di insulina, abbattendo il tabù della perfezione estetica a favore dell’inclusione. Secondo l’azienda, vedere la propria malattia rappresentata nel gioco aiuta i bambini a sviluppare empatia e fiducia.
“Il cerotto, il microinfusore, la borsetta per le medicine e il telefono con la app che tiene monitorati i livelli di zucchero, sono strumenti di educazione e consapevolezza per milioni di bambini e genitori. E in questo c’è anche un po’ di Veneto: la testimonial di questa Barbie per l’Italia è Alice Degradi, volto da anni della Fondazione per la terapia cellulare del diabete con sede a Padova, legata al Centro regionale per la Terapia del Diabete dell’Azienda ospedaliera. Non è la prima volta che Mattel dedica una Barbie all’inclusione: nel 2022 fu la nostra Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma e simbolo internazionale di resilienza per come ha affrontato le complicazioni di una meningite fulminante. Grazie a Mattel e grazie oggi ad Alice Degradi, capace – anche a nome della Fondazione padovana – di lanciare un messaggio inclusivo potentissimo”.
