(FONTE AGI). Città del Vaticano. Al via il Conclave oggi il conclave per eleggere il successore di Papa Francesco. La prima fumata (probabilmente nera) è prevista per le 19. Da giovedì mattina le fumate avverranno dopo le 10,30 e dopo le 12 e nel pomeriggio intorno alle 17,30 e 19. Lo ha riferito il direttore della sala stampa vaticana.

Il giorno di inizio del Conclave tutti i cardinali elettori prenderanno parte alla messa votiva Pro eligendo Papa, prevista la mattina in San Pietro e presieduta dal decano del Collegio cardinalizio Giovanni Battista Re. Nel pomeriggio, i cardinali elettori, in abiti corali, si recheranno in solenne processione, invocando l’assistenza dello Spirito Santo con il canto del Veni Creator, si recheranno alla Cappella Sistina “che resta quindi luogo assolutamente riservato fino alla avvenuta elezione”. Nella costituzione sono anche indicati “accurati e severi controlli, anche con l’ausilio di persone di sicura fede e provata capacità tecnica, perchè in detti locali non siano subdolamente installati mezzi audiovisivi di riproduzione e trasmissione all’esterno”.

Arrivati nella Cappella Sistina, i cardinali emetteranno il giuramento. Quindi il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignor Diego Ravelli intimerà l’extra omnes (fuori tutti) e gli estranei al Conclave dovranno lasciare la Cappella Sistina. Le porte verranno chiuse.

Nel capitolo VI della Parte Seconda della Universi Dominici Gregis si legge che il Cardinale Camerlengo e i tre Cardinali Assistenti pro tempore sono obbligati a vigilare con diligenza, perchè non sia in alcun modo violata la riservatezzadi quanto avviene nella Cappella Sistina. In modo particolare, “anche ricorrendo alla perizia di due tecnici di fiducia, cercheranno di tutelare tale segretezza, accertando che nessun mezzo di ripresa o di trasmissione audiovisiva sia immesso da chiunque nei locali indicati, particolarmente nella predetta Cappella, dove si svolgono gli atti dell’elezione”. Se una qualsiasi infrazione a questa norma venisse compiuta, “sappiano gli autori di essa che incorreranno nella pena della scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica”.

Si tiene unicamente per scrutinio e per essere valida “si richiedono almeno i due terzi dei suffragi, computati sulla base degli elettori presenti e votanti”. Nel pomeriggio del primo giorno “si avrà un solo scrutinio; nei giorni successivi, poi, se l’elezione non s’è avuta al primo scrutinio, si dovranno tenere due votazioni, sia al mattino sia al pomeriggio”.

Subito dopo la revisione, tutte le schede devono essere bruciate ma nel caso di una immediata seconda votazione “le schede della prima votazione saranno bruciate alla fine insieme con quelle della seconda votazione”. Verranno bruciati anche “gli scritti di qualunque genere”.

È una tradizione che serve a comunicare l’esito degli scrutini per l’elezione del nuovo Papa: la fumata nera indica la mancata elezione, quella bianca invece l’avvenuta elezione. I colori delle “fumate” sono realizzati, mettendo nelle stufe, situate all’interno della Sistina, vari elementi chimici.

Barbara Braghin