

Venezia Spotlight
Sinossi. Intrappolata in una città sull’orlo del collasso, la trentottenne Adelaida seppellisce la madre e rimane completamente sola. Nelle strade di Caracas, le proteste sono brutalmente represse. Al suo ritorno a casa, scopre che il suo appartamento è stato occupato da donne alleate del regime. Senza via d’uscita, si nasconde nell’appartamento accanto, solo per scoprire il cadavere della sua vicina. Costretta a condividere la sua reclusione con un giovane di cui non può fidarsi, Adelaida sprofonda in una spirale claustrofobica di paranoia, paura e morte, finché non si rende conto che per sopravvivere deve rinunciare alla sua identità e diventare qualcun altro: “la figlia della donna spagnola”.
Commento delle registe. Quando abbiamo letto per la prima volta La hija de la española di Karina Sainz Borgo, siamo rimaste profondamente colpite dal personaggio di Adelaida Falcón, che affronta lo sfollamento interno, la perdita d’identità e la violenza insita nel dover sopravvivere in un Paese che non la riconosce più come parte di sé. Quella ferita ha echi personali, per noi, come per milioni di venezuelani.
Apparteniamo a una delle più grandi diaspore delle Americhe: oltre otto milioni di persone sfollate, private di una patria, di una casa, di un nome. Il nostro film affronta questo trauma collettivo attraverso una lente profondamente intima. Seguiamo una donna che perde tutto, persino il senso di sé. Non ci sono gesti epici qui, solo piccoli atti di resistenza di fronte al collasso. Aún es de Noche en Caracas non è solo un riflesso dell’esodo venezuelano; è anche una storia profondamente universale sul diritto all’esistenza.
Ci mette di fronte a uno dei dilemmi più urgenti del mondo contemporaneo: l’esilio, lo sradicamento e la dolorosa rottura con la terra che ami, che alla fine ti allontana.
Regia: | Mariana Rondón, Marité Ugás |
Produzione: | REDRUM (Stacy Peskie, Stephanie Correa), Absolute Artists (Edgar Ramírez), Impression Entertainment (Jill Littman) |
Durata: | 97’ |
Lingua: | Spagnolo |
Paesi: | Messico, Venezuela |
Anno: | 2025 |
Interpreti: | Natalia Reyes, Moisés Angola, Sheila Monterola, Edgar Ramírez, Samantha Castillo |
Sceneggiatura: | Mariana Rondón, Marité Ugás |
Fotografia: | Juan Pablo Ramírez |
Montaggio: | Soledad Salfate |
Scenografia: | Ezra Buenrostro |
Costumi: | Brenda Gómez |
Musica: | Camilo Froideval |
Suono: | Lena Esquenazi |
Effetti visivi: | Raúl Luna |
Dal romanzo: | La hija de la española di Karina Sainz Borgo |
